di Alessandro Serena
Il contesto è stato quello de La Biennale del Cinema di Venezia, di certo la più importante kermesse italiana dedicata al grande schermo e fra i più rilevanti appuntamenti internazionali. Proprio al Lido l’AGIS ha allestito una sua propria “residenza”, utilizzando un comodo spazio polifunzionale chiamato “La casa dello spettacolo”, che verrà utilizzato per una serie di eventi, conferenze, incontri fra tutte le arti dello spettacolo che, ormai da oltre mezzo secolo sono riunite in quella grande casa che è, appunto, l’Associazione Generale Italiana dello Spettacolo. La scelta, vincente, è stata quella di aprire ufficialmente il ciclo di appuntamenti con la serata: “Cinema e Circo, una lunga amicizia. Tra Chaplin e Fellini” e con lo spettacolo “Togneide, dal trucco allo spettacolo”, ovviamente con numerosi componenti della celebre dinastia circense italiana.
La platea era gremita e si sono dovute far arrivare altre sedie per accontentare tutti. Il pubblico, incastonato nel bellissimo giardino, era quanto di meglio ci si potesse aspettare con i massimi esponenti dell’Agis, insieme ad importanti operatori del Cinema e a molti giovani (i giurati del “Leoncino d’Oro”). Ottima anche l’eco mediatica con due servizi Rai, uno a cura del veterano del TG3 locale e appassionato d’arte circense Curzio Pettenò.
La serata è iniziata con la proiezione del DVD Il circo per il cinema fatto realizzare appositamente da Antonio Buccioni: brevi ma sublimi frammenti di alcuni celebri film dedicati al circo da tre personaggi molto amati: Charlie Chaplin (Il Circo, Luci della ribalta), Federico Fellini (La Strada, La dolce vita, 8½, I Clowns) e Totò, la cui celebre “preghiera del clown” fu girata proprio al Circo Nazionale Togni e nel filmato si riconoscono i papà e i nonni di alcuni dei professionisti presenti alla serata (Cesare Togni, Luciano Giachi, etc.).
È poi apparsa Adriana Togni alla pole dance acrobatica.
È tornato in scena Corrado con uno dei suoi pezzi forti, il “carica e scarica”, per l’occasione assistito dal giovane Claudio Togni (figlio di Daniele) con una verve e una passione che fanno intuire delle doti anche nella difficile disciplina della clownerie e fanno sperare che possa decidere di abbracciarla a tempo pieno. Se dovesse farlo, avrà avuto la fortuna di ricevere i primi insegnamenti da uno dei massimi maestri della comicità fisica del circo italiano.
Sull’ulteriore eco delle risate è apparso Christopher, con il suo numero di equilibrismo nel quale la fisicità di un corpo statuario evidenzia la potenza degli esercizi presentati. È stata poi la volta di Bruno con il numero di giocoliere nella versione White coreografata con Antonio Giarola (regista dell’intera serata con la fondamentale collaborazione di Flavio e Daniele Togni), una routine di esercizi con palline bianche eseguita a tempo di musica e davvero ispirata.
Ultima performance quella di Andrea alla grande luna. Incorniciata nello splendido giardino veneziano, rendeva un’immagine davvero poetica. Giusta per introdurre una vena malinconica con la suonata di due clown bianchi (con splendidi costumi originali d’epoca provenienti dal CEDAC) quando tutti gli artisti sono tornati a prendersi i meritati applausi degli spettatori. Gli spettatori hanno seguito la serata dal primo all’ultimo minuto con gli occhi brillanti ed una espressione di ammirazione stampata nel viso, modificata solo dalle risate fatte scaturire dalle gag di Corrado.
Il demiurgo dell’evento è stato senza ombra di dubbio il presidente dell’Ente Nazionale Circhi Antonio Buccioni che ha raccolto l’invito dell’Agis e rilanciato proponendo una serata unica e avendo la sapienza di affidarla al cast e allo staff giusto. Buccioni ha promesso che la prossima volta ci si organizzerà per avere anche numeri aerei e con animali.
Il recupero dell’immagine del circo passa di certo anche da qui.