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Salto mortale a Venezia. Circo e cinema a La Biennale

di Alessandro Serena

Il presidente Buccioni, artefice dell'omaggio del circo al cinema, intervistato da Curzio Pettenò (Il servizio fotografico è di Andrea Giachi)
Il presidente Buccioni, artefice dell’omaggio del circo al cinema, intervistato da Curzio Pettenò (Il servizio fotografico è di Andrea Giachi)
Il rapporto fra circo e cinema è stato molte volte celebrato, analizzato e studiato con conferenze, volumi, tesi di laurea, persino documentari. Ma mai come ieri sera si è assistito ad una vera e propria festa partecipata e gioiosa e mai in un contesto così prestigioso e in un’atmosfera di massimi e reciproci rispetto e considerazione.
Il contesto è stato quello de La Biennale del Cinema di Venezia, di certo la più importante kermesse italiana dedicata al grande schermo e fra i più rilevanti appuntamenti internazionali. Proprio al Lido l’AGIS ha allestito una sua propria “residenza”, utilizzando un comodo spazio polifunzionale chiamato “La casa dello spettacolo”, che verrà utilizzato per una serie di eventi, conferenze, incontri fra tutte le arti dello spettacolo che, ormai da oltre mezzo secolo sono riunite in quella grande casa che è, appunto, l’Associazione Generale Italiana dello Spettacolo. La scelta, vincente, è stata quella di aprire ufficialmente il ciclo di appuntamenti con la serata: “Cinema e Circo, una lunga amicizia. Tra Chaplin e Fellini” e con lo spettacolo “Togneide, dal trucco allo spettacolo”, ovviamente con numerosi componenti della celebre dinastia circense italiana.
casa-spettacolo-circo-e-cinemaLa platea era gremita e si sono dovute far arrivare altre sedie per accontentare tutti. Il pubblico, incastonato nel bellissimo giardino, era quanto di meglio ci si potesse aspettare con i massimi esponenti dell’Agis, insieme ad importanti operatori del Cinema e a molti giovani (i giurati del “Leoncino d’Oro”). Ottima anche l’eco mediatica con due servizi Rai, uno a cura del veterano del TG3 locale e appassionato d’arte circense Curzio Pettenò.
La serata è iniziata con la proiezione del DVD Il circo per il cinema fatto realizzare appositamente da Antonio Buccioni: brevi ma sublimi frammenti di alcuni celebri film dedicati al circo da tre personaggi molto amati: Charlie Chaplin (Il Circo, Luci della ribalta), Federico Fellini (La Strada, La dolce vita, , I Clowns) e Totò, la cui celebre “preghiera del clown” fu girata proprio al Circo Nazionale Togni e nel filmato si riconoscono i papà e i nonni di alcuni dei professionisti presenti alla serata (Cesare Togni, Luciano Giachi, etc.).
Antonio Buccioni e Leonardo Togni
Antonio Buccioni e Leonardo Togni
Il presentatore Cristian ha poi introdotto Buccioni che teneva per mano il piccolo Leonardo (sei anni) figlio di Andrea Togni. Il bimbo ha salutato i presenti e augurato buon divertimento. È stato di buon auspicio: dal pubblico è arrivato il disturbatore Corrado che con una sapienza mimica sopraffina e una capacità di “sentire” gli spettatori ha cominciato con alcune semplici gag, presentate in maniera precisa ed efficace, a fargli entrare nel clima della serata. Corrado, il cui talento comico non è certo una sorpresa, ha mostrato anche notevoli doti di pedagogo, con una continua opera di insegnamento ai giovani nipoti che lo hanno assistito durante la serata. Non erano ancora finite le risate che erano già pronti sotto i riflettori Michael e Dario i fratelli più grandi (parecchio) di Leonardo con il loro numero di icariani, ancora più sorprendente viste le stazze e le lunghe leve.
È poi apparsa Adriana Togni alla pole dance acrobatica.
I protagonisti della serata alla Casa dello Spettacolo
I protagonisti della serata alla Casa dello Spettacolo
La femminilità della dinastia è assicurata dalla grazia di questa ragazza che al dono della bellezza unisce la dote della dedizione per il lavoro. Ciò che subito stupisce e contribuisce a calamitare l’attenzione del pubblico presente (di certo non ingenuo) è la estrema pulizia e sincerità dei gesti. Del resto ci troviamo di fronte a ragazzi che, non solo vengono da una delle più importanti dinastie del circo mondiale, ma hanno anche potuto usufruire delle strutture e della solidità dell’Accademia d’Arte Circense di Verona, presso la quale si sono tutti formati e perfezionati.
È tornato in scena Corrado con uno dei suoi pezzi forti, il “carica e scarica”, per l’occasione assistito dal giovane Claudio Togni (figlio di Daniele) con una verve e una passione che fanno intuire delle doti anche nella difficile disciplina della clownerie e fanno sperare che possa decidere di abbracciarla a tempo pieno. Se dovesse farlo, avrà avuto la fortuna di ricevere i primi insegnamenti da uno dei massimi maestri della comicità fisica del circo italiano.
Sull’ulteriore eco delle risate è apparso Christopher, con il suo numero di equilibrismo nel quale la fisicità di un corpo statuario evidenzia la potenza degli esercizi presentati. È stata poi la volta di Bruno con il numero di giocoliere nella versione White coreografata con Antonio Giarola (regista dell’intera serata con la fondamentale collaborazione di Flavio e Daniele Togni), una routine di esercizi con palline bianche eseguita a tempo di musica e davvero ispirata.
Corrado Togni in Ape dammi il miele
Corrado Togni in Ape dammi il miele
Quando è rientrato in scena Corrado, in questo caso assistito egregiamente da Enis junior, fratello gemello di Claudio, si è capito che era ormai il beniamino degli spettatori. Ha presentato quindi un classico di tutti i tempi: Ape dammi il miele, il cui canovaccio dovrebbe essere considerato patrimonio dell’umanità.
Ultima performance quella di Andrea alla grande luna. Incorniciata nello splendido giardino veneziano, rendeva un’immagine davvero poetica. Giusta per introdurre una vena malinconica con la suonata di due clown bianchi (con splendidi costumi originali d’epoca provenienti dal CEDAC) quando tutti gli artisti sono tornati a prendersi i meritati applausi degli spettatori. Gli spettatori hanno seguito la serata dal primo all’ultimo minuto con gli occhi brillanti ed una espressione di ammirazione stampata nel viso, modificata solo dalle risate fatte scaturire dalle gag di Corrado.
Il demiurgo dell’evento è stato senza ombra di dubbio il presidente dell’Ente Nazionale Circhi Antonio Buccioni che ha raccolto l’invito dell’Agis e rilanciato proponendo una serata unica e avendo la sapienza di affidarla al cast e allo staff giusto. Buccioni ha promesso che la prossima volta ci si organizzerà per avere anche numeri aerei e con animali.
Andrea Togni
Andrea Togni
Carlo Fontana, presidente dell’Agis, ha così concluso: “Questa sera ho provato delle grandi emozioni che rinnovo sin da quando ero giovanissimo. Ogni volta ritrovo un grande amore, non invecchiato, ma sempre nuovo e giovane.” Ha poi aggiunto: “Iniziare così è un segnale forte dell’apertura di questa ‘Casa dello spettacolo’, voluta dall’Anec (Esercenti Cinematografici) e fatta propria dall’Agis. Perché il significato è l’unità fra le discipline, fra tutti coloro che fanno spettacolo e si riconoscono nell’Associazione. Averla aperta con la famiglia Togni è di buon auspicio ed è stato un momento artistico di grande qualità”.
Il recupero dell’immagine del circo passa di certo anche da qui.