di Maria Vittoria Vittori
Intenso, originale, coinvolgente, “Pagliacci all’uscita”, firmato da Roberto Latini, è uno spettacolo da non perdere. In scena fino all’8 ottobre al Teatro Vascello di Roma, sarà poi in tourneè il 19 e 20 aprile a Firenze, dal 3 al 7 giugno a Milano.
Il titolo, ben più di una semplice dichiarazione d’intenti, vale a certificare la relazione instaurata tra la celeberrima opera lirica di Ruggero Leoncavallo “Pagliacci”, che debuttò il 21 maggio 1892 al Teatro dal Verme di Milano, con l’atto unico pirandelliano “All’uscita” definito dall’autore “mistero profano” e rappresentato per la prima volta al Teatro Argentina di Roma il 29 settembre 1922.
Attore e regista di lungo corso, fondatore di Fortebraccio Teatro, più volte Latini si è misurato sia con la Commedia dell’arte e le sue maschere comiche, attraverso spettacoli come “Il Teatro comico” e “Mangiafoco,” sia con la drammaturgia di Pirandello: e in particolare va ricordata la sua interpretazione, insieme a Sandro Lombardi, di “L’uomo dal fiore in bocca”, nelle vesti di due bizzarri e disincantati clown bianchi.
Stavolta, la posta in gioco era diversa e più complessa, poiché si trattava di mettere in contatto materiali già ben cristallizzati nella loro forma specifica e innescare quello speciale attrito che sprigiona le scintille di mutamento e, conseguentemente, le possibilità di una reinvenzione scenica. Ed ecco allora che i personaggi di Leoncavallo e quelli di Pirandello fuoriescono dalle loro partiture per interagire tra loro, e le cose cambiano: Canio non intona più l’aria enfatica del Ridi pagliaccio, ma la scandisce assorto, quasi sprofondato in sé stesso; la presenza marginale di un asino che nell’opera pirandelliana-un surreale dialogo tra morti ancora attaccati alla loro apparenza terrena- era simbolo di vita, diventa una forza ibrida che, incarnandosi in vari personaggi, irrompe in passaggi cruciali della rappresentazione; i lazzi di repertorio della compagnia di Canio e la risata strabordante della donna pirandelliana uccisa dal marito che più volte riecheggia fragorosamente nella rappresentazione, diventano elementi perturbanti e trasgressivi, in quanto portatori di un’ energia che sgorga dal profondo, senza alcun controllo.
Con il suo impianto ad alta tensione, sostenuto da attori bravissimi, musiche e luci di grande suggestività, “Pagliacci all’uscita” non si accontenta di emozionare: piuttosto, sollecita gli spettatori, li incalza, li spinge a confrontarsi su quel confine tra vita e scena, su dramma e commedia ch’è sempre fluido e increspato, proprio come quel pavimento d’acqua che ricopre il palcoscenico.
Pagliacci all’uscita: testo e regia di Roberto Latini.
Con: Roberto Latini, Elena Bucci, Ilaria Drago, Savino Paparella, Marcello Sambati
Musiche di Gianluca Misiti. Luci e direzione tecnica di Max Mugnai.