di Nicola Campostori
Le cifre che arrivano dal Festival Fringe di Edimburgo sbalordiscono. E anche quest’anno non si fa eccezione: nel comunicato che annuncia l’edizione 2025 della più importante rassegna di spettacoli dal vivo campeggia il numero 3.352, che rappresenta gli show presenti nel cartellone. La maggior parte di essi replicano ogni giorno, nelle 265 venue, per un totale di 49.521 performance. Spettacoli da 55 nazioni, che spaziano dal teatro alla danza, dalla musica alla stand-up comedy. E ovviamente al circo, che si presenta nella città scozzese sotto tendone, su palcoscenico e lungo le strade.
Dopo il resoconto di alcune tra le proposte più interessanti del 2024, in questo articolo si prova a selezionare, nell’immensa offerta della manifestazione, quelle che quest’anno potrebbero colpire maggiormente.
Sicuramente c’è grande attesa per Wolf, il nuovo spettacolo della compagnia Circa. La compagine australiana si è da tempo distinta come una delle più rilevanti nel circo contemporaneo. Questo show, presentato come di consueto al Circus Hub di Underbelly, nel grande parco nella zona sud di Edimburgo, viene descritto come “un’emozionante corsa acrobatica da togliere il fiato”: il regista Yaron Lifschitz si è ispirato alla figura del lupo, simbolo del lato indomabile di ogni essere umano, per costruire un’esibizione che unisce lo stile del gruppo (fatto di prese, equilibrismi e acrobazie ardite eseguite con fluidità) a ritmi tribali e a coreografie che esaltano la fisicità selvaggia.
Oltre che in Wolf, Circa sarà impegnata anche nell’opera Orpheus and Eurydice, in collaborazione con Opera Australia, la Scottish Chamber Orchestra e il coro della Scottish Opera. Una versione del celebre lavoro di Gluck che dimostrerà una volta di più quanto il circo si presti benissimo a dialogare con altre forme espressive.
L’influenza di Circa nel panorama attuale è percepibile guardando il trailer di The Genesis. Il Copenhagen Collective, formazione composta da 17 artisti da tutto il mondo (Danimarca, Francia, Austria, Germania, Uruguay, Portogallo, Canada, China, Regno Unito e Australia), riprende infatti l’idea dell’acrobazia come momento collettivo perfetto per raccontare la cooperazione tra esseri umani; la provenienza internazionale dei performer fa sì che l’energia del circo sudamericano si fonda con la tecnica delle scuole europee e con una visione registica di stampo australiano e canadese.
Canada che sarà rappresentato anche da Flip Fabrique, compagine tra le più affermate del circo contemporaneo nordamericano. In Six ° è forte l’aspetto drammaturgico, costruito sull’impianto di una commedia del mistero: cinque persone che non si conoscono ricevono un invito in una vecchia casa abbandonata; durante una notte tempestosa, i visitatori scopriranno che l’edificio ha un’anima, e che siamo collegati gli uni agli altri più di quello che pensiamo. Una storia portata avanti attraverso i numeri acrobatici di una formazione che, dal 2011, ha saputo esprimere un circo moderno e allo stesso tempo debitore della tradizione.
Nel crogiolo di paesi che sbarcano al Fringe ogni anno, non può mancare l’Italia: tra i nostri connazionali presenti a Edimburgo nel 2025 c’è il Piccolo Teatro Libero, col suo Evelyn. Uno spettacolo di teatro visuale che indaga la fragilità umana attraverso la protagonista Elena Guitti che, rinchiusa in uno spazio angusto, si ritrova alle prese con una serie di situazioni tra il reale e l’assurdo, proponendo una riflessione comica e poetica sul nostro presente, alla maniera dei grandi classici della clownerie e del teatro fisico.
Italiana è anche Mosaico Errante, compagnia di teatro-circo che torna per la quinta volta al Fringe. Dopo aver entusiasmato oltre 50.000 spettatori con The Black Blues Brothers, il gruppo debutta a Edimburgo con Let’s Twist Again!, interpretato sempre dai cinque acrobati kenyoti della precedente produzione. Lo show, che andrà in scena nella prestigiosa McEwan Hall, è ambientato in una fumosa stazione ferroviaria, dove piramidi umani, salti mortali e numeri con le sedie e con la corda sono accompagnate da una colonna sonora tratta dal meglio del twist e del rock’n’roll made in USA.
Tra i format più usati negli spettacoli del Fringe ce n’è uno che deriva direttamente dal circo classico: la sequenza di numeri. Se l’apice in questo tipo di intrattenimento l’ha raggiunta La Clique, vi sono una serie di altre compagnie che riescono a offrire il loro contributo originale alla formula. Molto apprezzato lo scorso anno, Sophie’s Surprise 29th torna a scaldare il pubblico di Underbelly (una delle principali multi-venue del Fringe). Col pretesto di celebrare il ventinovesimo compleanno di Sophie, e al grido di “Get in, losers” (Entrate, perdenti), gli inglesi Three Legged Race Productions propongono una lista (variabile) di act che, come da tradizione circense, si susseguono collegati tra loro da un filo rosso, in questo caso tutto giocato sulla nostalgia: nelle anticipazioni per lo show di quest’anno, infatti, si parla del film Twilight, di walkman, di elastici per capelli e top a collo alto.
Simile come impianto sembra The Ruckus di The Revel Puck Circus, compagnia già vista l’anno scorso a Edimburgo con Swing Shuffle Spectacular e definita dal Guardian il circo della Gen Z. La festa stavolta è organizzata da Nancy (la clown acrobatica Arielle Lauzon) e il taglio è più smaccatamente punk, con l’intenzione di offrire al pubblico uno spettacolo circense “esplosivo, inclusivo e gioioso che celebra la forza e la giocosità femminile e non binaria”.
A conferma di quanto l’immaginario del circo classico sia molto presente e trovi ampio spazio nella rassegna più importante al mondo, i Revel Puck porteranno a Edimburgo anche un altro show, The Nose Dive Assembly, che vuole esplicitamente essere un circo su larga scala per tutta la famiglia. In esso, troviamo diversi elementi tradizionali: una ringmaster, Pierrot, la pedana basculante, il filo teso, la ruota della morte.
Portato in giro sotto il tendone della compagnia, The Nose Dive Assembly è una delle numerose declinazioni con cui il circo continua a stupire il pubblico, rinnovandosi a partire da antiche fondamenta che ancora oggi portano l’arte e il divertimento in tutto il mondo. Fino al Fringe e oltre.