di Francesco Mocellin
Questo articolo è parte del progetto Il circo italiano a Monte Carlo, che racconta i vincitori tricolore della più importante manifestazione circense al mondo. Scopri tutti i video, gli articoli e le interviste.
“Sorella minore” del Festival di Monte Carlo, New Generation è una rassegna altrettanto rilevante per il circo internazionale. Proprio perché si occupa dei giovani, rappresenta la vetrina principale per i performer del futuro. Da lì, prima o poi, passano tutti i nomi destinati a diventare grandi. Anche in questo caso, gli italiani hanno sempre avuto un ruolo importante, ricordato in questo articolo da Francesco Mocellin.
Il circo italiano ha sempre avuto un rapporto speciale col Festival di Monte Carlo: non servirà ricordare qui il ruolo giocato dall’Ente Nazionale Circhi guidata da Egidio Palmiri, dai fratelli Orfei prima e dalla famiglia di Ferdinando Togni poi, nel favorire la nascita di questa manifestazione negli anni Settanta e il suo successivo sviluppo. Anche in tempi in cui le grandi compagnie sovietiche prima e russe poi nonché quelle provenienti dalla Cina Popolare facevano man bassa di premi gli artisti di casa nostra segnavano una presenza costante nel cast del Festival, soprattutto, nel palmarès.
Così è stato anche per la rassegna New Generation, nata parallelamente al Festival maggiore nel 2012 e riservata ai giovani talenti emergenti (e in qualche caso già emersi). Sin da subito i giovani italiani hanno recitato un ruolo di primario rilievo dimostrando come la combinazione dei fattori della trasmissione del sapere familiare e della formazione professionale presso le scuole – prima tra tutte l’Accademia d’Arte Circense di Verona – possa portare a risultati tanto felici quanto costanti. Se nella prima edizione si è distinta Viviana Rossi, sangue italiano trapiantato in Spagna, col suo numero alle cinghie aeree che negli anni seguenti l’ha portata a mietere successi nei talent e non solo, è nel 2013 che l’Italia ottiene un trionfo assoluto con l’unico Junior d’Oro assegnato alla troupe dei Flying Martini in versione “giovane”, per lasciare spazio ai protagonisti assoluti Angela e Michael: quest’ultimo ha eseguito regolarmente il triplo salto mortale scatenando l’entusiasmo dell’audience che ha tributato alla troupe una standing ovation ad ogni spettacolo. Già allora Michael stava provando il quadruplo che ha poi realizzato durante il training, guidato dal maestro René Rodogell, per la prima volta l’1 giugno 2013 a soli tredici anni. È il primo agile europeo a riuscire nell’impresa. Quell’anno in giuria sedeva anche il nostro Guidino Errani, come è capitato ad Andrea Giachi nell’edizione successiva.
Nel 2015 è Elvis Errani a conquistare un Junior d’Argento coi suoi tre pachidermi, dopo aver bissato il Bronzo del 2009 nel Festival maggiore. Il piano originale era quello di presentare un mix di salti alla bascula con arrivo sulla groppa degli elefanti, ma un infortunio al gomito prima delle feste natalizie ne ha impedito la realizzazione.
Il 2016 è stato l’anno di Adriana e Sarah Togni – rispettivamente di diciannove e sedici anni, entrambe formate in Accademia – che con il loro eccellente sostenuto aereo hanno raccolto un Bronzo che forse è andato un po’ stretto. Sarah ha presentato anche la sua performance alla ruota Cyr che oggi l’ha portata fino al Cirque du Soleil. Nel 2017 David Larible Jr. con la sua classicissima jonglerie dallo stile nitido e Kimberly ed Holler Zavatta ai pattini hanno conquistato un Bronzo e per loro si sono aperte le porte di luminose carriere. L’edizione 2018 segna il completo trionfo degli artisti italiani che conquistano i primi due gradini del podio: a Vioris Zoppis viene attribuito l’unico Oro per la sua potente esibizione alle cinghie aeree, mentre a Yasmin Dell’Acqua e ai fratelli Andrea e Davide Caveagna vanno un Argento rispettivamente per le pregevoli performance nell’antipodismo e nel mano a mano: si tratta di un risultato notevole soprattutto se si considera che si tratta di artisti che oggi si stanno imponendo nel panorama internazionale del settore.
Nel 2020 c’è sicuramente del DNA italiano nella vittoria di Chanel ed Ivan Frédéric Knie – rispettivamente figli di Maicol Errani e di Ivan Pellegrini. Si tratta dell’ultima edizione del New Generation presentata come evento separato rispetto alla competizione principale perché alla ripresa del Festival – dopo i due anni di sospensione durante lo sciagurato periodo della pandemia – la gara per i giovani talenti viene accorpata al programma maggiore.
Nel 2023 è Kimberly Zavatta a meritarsi un Bronzo per il suo numero alle cinghie mentre nel 2024 alla deliziosa Trixie Zavatta, reduce dalla vittoria all’Italian Circus Talent Festival di Roma, è andato un Argento per il verticalismo sull’hoverboard. Il fattore più rilevante che emerge da questa rapida carrellata è quello relativo al fatto che tutti questi artisti non sono state delle meteore nel variegato mondo dell’entertainment ma che, anzi, il New Generation ha permesso loro di emergere o di consolidare il loro curriculum lanciandoli versando brillanti carriere.
L’Italia sul podio dei giovani
2013 Troupe Martini – acrobati Junior d’Oro
2015 Elvis Errani – ammaestratore Junior d’Argento
2016 Sarah e Adriana Togni – acrobate Junior di Bronzo
2017 David Larible Junior – giocoliere Junior di Bronzo
2017 Holler e Kimberly Zavatta – pattinatori Junior di Bronzo
2018 Fratelli Caveagna – equilibristi Junior d’Argento
2018 Yasmine Dell’Acqua – antipodista Junior d’Argento
2018 Vioris Zoppis – acrobata Junior d’Oro
2020 Ivan Knie Pellegrini e Chanel Knie Errani – ammaestratori Junior d’Oro
2023 Kimberly Zavatta – acrobata Junior di Bronzo
2024 Trixie Zavatta – equilibrista Junior d’Argento