di Francesco Mocellin
La vita del circo è fatta di incontri fra persone di nazionalità diversa in discipline diverse. Quello fra la poliedrica Gilda Vulcanelli e il trapezista Miltcho Kolev ha generato due splendide artiste, Michelle e Nicole, che si stanno distinguendo nella rara disciplina del mano a mano femminile.
Ci era capitato di assistere ad alcune loro prove e poi, nel dicembre 2018, le avevamo ammirate al debutto in pubblico sulla pista del graziosissimo Cirque de Noel di Christiane Bouglione al Bois de Boulogne, a Parigi: l’impressione che ne avevamo ricavato era che ci si trovasse di fronte a due artiste dalla classe limpidissima, destinate ad una lunga carriera di successo. In pochi anni le sorelle Kolev hanno confermato quell’impressione, andando forse oltre le più ottimistiche previsioni. Michelle e Nicole sono nate con la “segatura nel sangue”, come si diceva un tempo con un’espressione efficace: figlie di Gilda Vulcanelli e di Miltcho Kolev – ovvero l’anima dei Flying Wulber, una delle migliori e più longeve troupe di trapezisti volanti europee per anni in forza al Circo di Moira Orfei – hanno assaporato da subito il profumo della pista.
Ciò è tanto vero che Michelle è nata quando i genitori si trovavano presso il Circo di Vienna (in quel frangente l’insegna si basava su una società tra la famiglia di Salvatore Vassallo e quella di Mario Vulcanelli) mentre Nicole ha visto la luce da Rony Roller. La prima specialità con la quale si sono cimentate è stata il verticalismo ma crescendo è risultato inevitabile venire coinvolte nella troupe dei volanti di famiglia anche se il loro destino le ha portate quasi subito verso la disciplina che le sta rendendo celebri. Il loro primo maestro è proprio il padre che fornisce loro le basi delle prime spaccate, delle piegate e delle verticali quando le ragazze hanno circa sette anni. Sin dai primi mesi di training Michelle e Nicole capiscono che la loro strada può essere proprio quella del “mano a mano”: i genitori e il primo insegnante Aguamado Merzari instillano in loro le giuste motivazioni e la necessaria autostima spingendole a creare un numero costruito proprio per due sorelle. L’apporto dei successivi maestri – Karim Messoudi e Omar Liazeed – risulta decisivo per la crescita tecnica e artistica delle Kolev.
Sin dal debutto lo standard della loro performance è altissimo: dopo il Cirque de Noel arrivano rapidamente le scritture a Sarasota in Florida, al Krone Bau, al Cirkus Arena, al Fővárosi Nagycirkusz a Budapest, da Alexandre Bouglione, al prestigioso Koninklijk Theatre Carré per il galà di Natale oltre alle partecipazioni ai festival al Circus Nikulin a Mosca e a quello di Budapest dove si consacrano definitivamente, se ancora ce ne fosse stato bisogno. Negli ultimi due anni sono in forza alla troupe di Mystere del Cirque du Soleil a Las Vegas dove si sono ambientate perfettamente dimostrando la giusta duttilità che un artista deve possedere di fronte ad un’impostazione nella presentazione del numero completamente diversa da quella classica. Parlando con loro si percepiscono la passione e la determinazione che le animano; un’altra caratteristica della loro personalità è la costanza sia nel mantenere elevato lo standard qualitativo del numero sia nella ricerca di realizzare nuovi esercizi. Allo stato attuale le Kolev sono completamente concentrate sulla loro performance di “mano a mano” cercando, come dicevamo, un progressivo perfezionamento oltre a nuovi possibili exploit ma non escludono in futuro di provare ad esplorare anche il terreno di altre specialità. L’esperienza al Cirque du Soleil sta regalando alle due artiste molte soddisfazioni e la possibilità di accrescere il bagaglio professionale confrontandosi con colleghi dal background più variegato.
Il richiamo del circo classico all’europea rimane forte, però, e in futuro non è escluso che tornino a viaggiare nel nostro continente con uno spettacolo in tour. Per trovare un “duo” al femminile altrettanto iconico bisogna andare con la memoria alle sorelle Mascotts o, ancora meglio, alle celebri Alexis Sisters, al secolo Anabela e Dulce Lorador, che hanno lasciato il segno nella storia del circo a cavallo degli anni Settanta e Ottanta. Ma crediamo di non sbagliare scommettendo che le sorelle Kolev saranno in grado di scrivere altre pagine gloriose nel libro di questa disciplina.