Pollastri ricorda che la Regione, con una delibera del 2007, ha recepito le linee guida della Commissione CITES, per quanto attiene la commercializzazione e la detenzione di esemplari delle specie animali e vegetali in via di estinzione, la quale, relativamente alle attività circensi, “raccomanda che in futuro non vengano più detenute le specie in via di estinzione o il cui modello gestionale non è compatibile con la detenzione in una struttura mobile”.
Lo scorso 27 marzo, poi, l’Assemblea Legislativa ha approvato a maggioranza la risoluzione presentata dal Movimento 5 Stelle nella quale “si esprime il totale disaccordo e l’indisponibilità della Regione Emilia-Romagna all’attendamento nel territorio regionale di circhi e mostre viaggianti con esemplari delle seguenti specie al seguito: primati, delfini, lupi, orsi, grandi felini, foche, elefanti, rinoceronti, ippopotami, giraffe, rapaci diurni e notturni”.
Sul caso era intervenuto anche il presidente dell’Ente Nazionale Circhi, Antonio Buccioni, con una lettera al governatore dell’Emilia Romagna, Vasco Errani.
La risoluzione del Movimento 5 Stelle tratta l’argomento in modo ideologico, senza nessuna attinenza con la realtà, ma le conseguenze rischiano di ripercuotersi su un’attività normata e autorizzata dallo Stato: “La nostra Regione ha dichiarato guerra aperta ai circhi aventi animali al seguito ed ha cercato di coinvolgere anche i Comuni, alcuni dei quali, purtroppo, si sono già adeguati”, prosegue Pollastri. Ma quale debba essere il corretto comportamento delle amministrazioni comunali su questa materia, l’ha ribadito senza tentennamenti proprio il Tar dell’Emilia Romagna lo scorso 4 luglio.
Per queste ragioni l’esponente del Pdl ha interrogato la Giunta regionale in modo molto dettagliato: “Invito pertanto la Regione – dice Pollastri – innanzitutto a fare una “operazione verità” chiarendo che non è nelle sue competenza concedere o impedire l’attendamento dei circhi, ma spetta unicamente ai Comuni, ben inteso, nel rispetto delle leggi nazionali. A questi ultimi è bene spiegare che la Risoluzione non ha, per loro, alcuna influenza pratica e che, quindi, non devono sentirsi condizionati dalla visione miope ed ideologica della Regione.”
“Al contrario – conclude – domando quali siano le azioni che si intendano intraprendere per sostenere, in quanto antica forma d’arte e di spettacolo, i circhi aventi sede nella nostra Regione, anche quelli laddove, come da millenaria tradizione, operino animali esotici.”
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Il comunicato della Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna.