Per ora sono due circhi, i primi, che in Inghilterra impiegano animali nei loro spettacoli e che hanno ottenuto la licenza formale dalla Defra, la commissione del ministero dell’Agricoltura che sovrintende il settore. E, quel che conta, è che i due circhi, Jolly’s Circus e Mondao, hanno raggiunto questo traguardo superando i severissimi standard fissati per garantire il benessere degli animali, segno che la realtà è ben diversa da quella che viene raccontata dai soliti noti con campagne aggressive e assillanti.
E’ una notizia clamorosa e positivissima per tutto il mondo del circo quella che pubblichiamo in anteprima grazie alla anticipazione che ci arriva da Francesco Mocellin, rappresentante dell’Ente Nazionale Circhi in seno all’Eca. Anzi, è doppiamente positiva: non solo perché il governo dimostra così di essere tornato sui propri passi, visto che a seguito delle enormi e continuative pressioni delle organizzazioni animaliste, ultimamente sembrava che il divieto agli animali nei circhi fosse ormai cosa fatta, ma anche perché la strada seguita in Inghilterra non è quella di inginocchiarsi davanti a chi grida più forte, ma è invece quella delle verifiche scientifiche, non dei veti di principio, insomma, che poi – guarda caso – si dovrebbero applicare solo sui circhi.
L’ultima pellicola che l’ha vista impegnata riguarda Charles Darwin e il tema della creazione, e la si è vista impegnata con oranghi, volpi, conigli, uccelli e altri animali. Nel suo paese tiene anche un corso per ottenere la qualifica di formatore di animali.
Che dire. Spesso e volentieri la stampa italiana cita a sproposito il Regno Unito come un Paese proibizionista in fatto di circhi con animali. Ma così non è. Anzi, il governo di Cameron sembra sempre più convinto che la legislazione in materia di animali debba far tesoro delle evidenze scientifiche e non dei preconcetti animalisti.