“Al Festival di Latina l’Oro sarebbe dovuto andare ai Perez e non alle due troupe cinesi, che avrebbero meritato l’Argento”. La rivelazione è contenuta nell’editoriale della rivista Circo di novembre, in distribuzione fra qualche giorno, e porta la firma del presidente dell’Ente Nazionale Circhi, Egidio Palmiri. Che è stato anche presidente della giuria del Festival, ma come si sa, ognuno in giuria esprime il proprio voto e poi si fa la somma.
Ma a spettacolo chiuso Palmiri si sente in dovere di chiedere scusa a Ivan e Adan Perez e dice che a Latina è stato commesso un errore, non nuovo peraltro ai festival: “Un errore analogo accadde al festival di Monte Carlo quando non fu assegnato l’oro a Flavio Togni nel 1983, quando presentò i quattro palomini con i quattro elefanti. Errare humanum est”.
Già, errare è umano, ma lascia l’amaro in bocca.
La giuria era così composta: presidente Egidio Palmiri, segretaria Mirella Iuliano – Associazione Giulio Montico, e poi Alain Frère – Festival di Monte Carlo – Francia; Alexander Kalmykov – Rosgoscirk – Russia; Chung Gil Ryu – Pyongyang Circus – Corea del Nord; Dmitry Ivanov – Ministero Udmurtia – Russia; Fabrice Becker – Cirque du Soleil – Canada; Jose Maria Gonzales Villa – Gran Circo Mundial – Spagna; Leonid Kostiuk – Bolshoj Circus – Russia; Li Xining – Flag Circus – Cina; Peter Dubinsky – Firebird Production – Stati Uniti d’America; Sun Lili – National Acrobatic Troupe – Cina.
Giudicare i numeri in gara non è impresa semplice, scrive Palmiri, “perché nell’assegnazione dei premi vanno tenuti in conto parecchi fattori, tecnici e non. Questa affermazione è tanto vera che riconosco di aver commesso un errore nel contribuire ad assegnare l’Oro alla troupe cinese formata dalle due scuole che si sono unite per creare l’attrazione presentata a Latina. Chiedo scusa ai fratelli Perez. Solo cinque punti dividevano i Perez dalla troupe cinese che, a mio parere, non valeva l’Oro. Nel giudizio finale hanno giocato varie componenti ma l’Oro sarebbe dovuto andare ai Perez e ai cinesi l’Argento”.
Alla fine, invece, gli italiani Ivan e Adan Perez, che si sono formati all’Accademia del Circo di Verona, hanno ottenuto il Latina d’Argento insieme alla National Acrobatic Troupe cinese e ai colombiani della Troupe Globe of Speed. Latina d’Oro alla Troupe Sarmat dalla Russia, alla Troupe Pyongyag della Corea del Nord e ai cinesi Jangxi Acrobatic Troupe e Flag Circus, che secondo Palmiri si sarebbero invece dovuti accontentare dell’Argento.
Il Bronzo è andato al Duo Viro, Ungheria, al Duo Istomina (Russia) e alla Troupe Pyongyang, Corea del Nord. Per completare il palmares va citata la medaglia del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, alla National Acrobatic Troupe cinese e a Willer Nicolodi, il premio Giulio Montico a Giordano Caveagna e il premio della Critica a Shannon Maguire e Samson Finkelstein, americani.
Nel suo intervento sulla rivista Circo, il presidente Palmiri loda il festival, un appuntamento di prestigio e di livello mondiale, “secondo solo al festival di Monte Carlo”. E proprio per questo il presidente dell’Ente Circhi chiede ai direttori di circo italiani di essere più presenti a Latina. Infine, Palmiri esprime parole di forte ringraziamento alla famiglia Montico: “Se fosse possibile si dovrebbe intitolare “il festival Montico”, perché solo una famiglia compatta come quella del compianto Giulio poteva anteporre gl’interessi del festival a quelli della loro attività. Lo aveva fatto Giulio Montico e continua sulla stessa strada il figlio Fabio, che ha rispettato il desiderio del papà, prematuramente scomparso”.