di Salvatore Arnieri
Il festival Golden Horse sta riportando i riflettori internazionali sulla città di Sofia. Grazie all’impegno della sua ideatrice Veneta Stefanova – artista equestre e ora agente di successo – Golden Horse ha già trovato un posto di rilievo nel mondo dello spettacolo circense.
La Bulgaria Abbraccia il Mondo
Nel panorama circense bulgaro una nuova rosa sta sbocciando. Quarant’anni dopo l’incendio catastrofico che distrusse il circo stabile della capitale il festival Golden Horse sta riportando i riflettori internazionali sulla città di Sofia. In un mondo sempre più affollato di festival, conquistare un posto di rilievo fin dalla prima edizione è un notevole successo, frutto dell’instancabile impegno di Veneta Stefanova. Veneta, un tempo artista equestre e ora agente di successo, insieme alla sua famiglia e ai suoi collaboratori, ha concepito questo evento nei minimi dettagli, immaginando il festival come un incontro tra la Bulgaria, con le sue tradizioni e la sua iconografia, e il mondo. Le rose bulgare, la corona ortodossa e i gli immancabili cavalli campeggiano sulla barriera, mentre gli artisti vengono accolti in pista durante la parata delle bandiere al ritmo di una celebre canzone tradizionale “a Bulgarin Rose” che invita gli ospiti a godere della bellezza del paese.
Un fattore chiave per il successo di questo neonato evento è la prestigiosa location presso il Palazzo Nazionale della Cultura NDK, una enorme sala con oltre 3000 posti a sedere nel cuore della città. La presenza della televisione nazionale bulgara, che trasmetterà in differita i due spettacoli, sottolinea l’attenzione che il popolo bulgaro dedica alle arti circensi.
La Variegata Proposta Artistica
La proposta artistica è incredibilmente varia, spaziando dalle imponenti bascule della nuova truppa dei celebri Zola, i Khishigten, a performance più minimaliste come la corda aerea delle artiste americane PJ Perry ed Eve Diamonds, tra i nomi consolidati come Steven Carroli e talenti emergenti come il diciottenne austriaco Stefan Dvorak, che con un numero di rola bola di alto profilo ed una buona presenza scenica, è una delle sorprese del festival. È certamente da sottolineare la scelta, oggi sempre più difficile, di includere nel programma una proposta di numeri di animali con Liviu Tudor e Benjamin Pfeiffer rispettivamente con un numero di cane comico e ed uno di pappagalli.
Sul Podio dell’Eccellenza
Sui gradini più alti del podio troviamo il duo Rokacshov con un intenso numero di barre fisse che narra una travagliata storia d’amore in America Latina e il Duo Vitalis, due artisti peruviani formati dalla scuola di circo La Tarumba, ormai tra i nomi più affermati nella loro disciplina: il mano a mano. Le contorsioniste della celebre Enkhtsetseg Lodoi si aggiudicano una meritata medaglia d’argento con un numero complesso che rappresenta uno dei maggiori exploit in questa disciplina degli ultimi anni. Anche il duo vietnamita Moment of Love conquista una medaglia d’argento con un passo a due aereo di ottimo livello tecnico e buona presentazione.
Riscuotono un ottimo successo ed una medaglia di Bronzo i keniani Blues Brothers. Di ritorno dal Fringe di Edimburgo portano a Sofia il meglio del loro spettacolo concentrato in un numero dinamico e coinvolgente. A pari merito gli svizzeri Janine e Fabian, che incantano il pubblico con una delicata danza aerea dalle movenze fluide ed il già citato Liviu Tudor insieme alla cagnolina Tina.
Comicità tra riconferme e sorprese
La parte comica è presentata da Armen Asyryants, già conosciuto dal pubblico italiano grazie alla sua partecipazione al Festival del Circo d’Italia e alle esibizioni nei circhi della famiglia Bellucci, e dal giovane Michael Cadima, alla sua prima esperienza in festival, che con il suo stile fresco e pulito ha attirato l’interesse di importanti case internazionali, anche lui tra le sorprese di questa edizione.
Un Team di Eccellenza
La conduzione dello spettacolo è affidata a Dragomir Dragonov, una figura di spicco della televisione bulgara e il principale storico circense nel paese, e alla cantante Mina Sucheva che accompagna live diversi numeri in competizione. In controtendenza rispetto ad altri festival, e quindi un altro punto di forza dell’evento, la maggior parte dei numeri è accompagnata da musica live della Paris Circus Orchestra, diretta dal Maestro Pierre Pichaud, che partire da ottobre assumerà la direzione dell’orchestra del Cirque d’Hiver Bouglione a Parigi.
Il nostro connazionale Steven Carroli è presente non solo come artista con il suo numero di monociclo, insieme a Emi Velkova, ma anche come stage manager, coordinando la complessa logistica del festival. La regia dello spettacolo è stata affidata a un gigante del settore come Patrick Roseel.
Veneta Stefanova ed il suo team sono riusciti a mettere in piedi un evento straordinario, che ha fatto sentire gli artisti il calore dell’accoglienza bulgara ed il gusto di questo affascinante paese, mostrando al pubblico nazionale il meglio che il circo mondiale possa offrire. Il circo bulgaro torna a sbocciare.
Foto di François Dehurtevent