di Stefania Ciocca
Il circo è sempre stato famoso per il grande valore che conferisce alla famiglia. Dove c’è donna c’è famiglia. Quindi la donna di circo è la vera accentratrice di tutto quello che è tradizione, casa, affetti e lavoro. Loredana Bellucci rappresenta in maniera eccellente questo piccolo assioma grazie alla storia della sua famiglia, agli insegnamenti che si passano le donne Bellucci e grazie anche alle necessità che la vita pone innanzi.
Il capostipite della famiglia Bellucci non è un circense, bensì un fermo. Emilio Bellucci era il gestore di una farmacia di inizio Novecento il cui figlio, Armando, rappresentava il tipico fermo che non riesce a resistere al fascino del circo. Si innamora di un’artista, Maria Lelli, e per lei abbandona gli studi e il proprio paese per entrare a far parte della compagnia di artisti sino a che, pochi anni dopo, fondano il proprio circo di famiglia, l’Arbell (dall’unione di Armando e Bellucci). Siamo attorno agli anni ‘30 del Novecento e non bisogna dunque scordare le numerose fatiche e i sacrifici per condurre un’impresa di intrattenimento durante il periodo fascista prima e della guerra poi.
La storia del circo Bellucci è una storia cominciata in maniera semplice e povera ma che con fatica, unione e passione è riuscita a trasformarsi in uno splendido racconto, tanto che negli anni ‘80 il circo Bellucci è un autentico marchio di garanzia. L’Embell Riva infatti riesce ad accrescere la sua fama grazie ai figli di Emilio e Italia, tra cui c’è Loredana. Anche lei ricopre ruoli generici pur mantenendo la tradizione dei numeri di equitazione a cui poi si dedica maggiormente una volta che, a 23 anni, si sposa con Mario Medini, cavallerizzo di alta scuola. Anche in questo caso, come già successo a zii e genitori, arriva il momento in cui ciascuno decide di prendere strade di diverse e Armando, primogenito di Italia e Emilio, dà vita insieme a Loredana al Circo Acquatico Bellucci, un circo fortemente innovativo negli anni ‘90, perché allora proporre animali acquatici come squali e pinguini era inconsueto. Di nuovo la conduzione famigliare, dal momento che nel circo sono coinvolti i figli di Loredana, Sandy, Sonny e Jennifer che prendono parte definitiva allo spettacolo dopo aver concluso l’Accademia del circo di Cesenatico.
Il pragmatismo e la necessità hanno sicuramente la loro parte, ma qual è il segreto per mandare avanti tutto con tale forza d’animo? “Nessun segreto. Come dicevo, la necessità ti fa fare grandi cose, poi bisogna considerare che io oggi ho i miei bei 60 anni ma allora ero più giovane e con tre figli, la forza (e anche un po’ di incoscienza) della gioventù è ineguagliabile”. Il circo Bellucci comincia la sua storia giù al sud, tra la Puglia e la Sicilia dove il nome di famiglia è particolarmente conosciuto e apprezzato, poi dopo qualche anno si decide di fare una prova all’estero e la famiglia parte per la Spagna dove rimane per sei anni ottenendo ottimi risultati. Ciò che colpisce di Loredana è che i racconti di tali avventure di vita circense non sono narrati in termini di pianificazioni e desiderio di ottenere primati, bensì tutto è permeato dalla semplice passione per ciò che si fa e soprattutto da un’apertura nei confronti della vita e dei suoi accadimenti che nella sua spontaneità ha quasi dell’incredibile.
Nel 2012 infatti in Romania è partito un reality show ambientato al circo, dove vedette della tv nazionale venivano mandate a vivere la vita dei circensi per una settimana. Il circo prescelto per tale reality è stato proprio il Bellucci che, senza accorgersi, è divenuto di fama nazionale: “Ogni settimana quattro personaggi della tv venivano da noi, li sistemavamo nelle roulotte e potevano così avere un assaggio di quello che sono tutte le nostre normali attività, dalla vita casalinga alla pulizia del circo e degli animali passando naturalmente per gli allenamenti e lo spettacolo. Al termine della settimana noi potevamo dare un giudizio su quanto fatto durante i giorni di permanenza con noi. Essendo un reality le telecamere seguivano tutto ciò che accadeva e così, mentre noi conducevamo loro all’interno della nostra vita, allo stesso tempo loro ci hanno coinvolti in queste dinamiche mediatiche e ancora oggi mi capita di venire fermata per strada da persone che esprimono autentica ammirazione per noi, il nostro mondo e la nostra famiglia”.
Sembra difficile credere che tutte queste fortune possano capitare così all’improvviso, ma Loredana non è di questo avviso: “Il circo mi ha insegnato, come prima cosa, il rispetto. E con rispetto intendo quello verso se stessi, il proprio lavoro, il proprio ruolo, la famiglia ma soprattutto verso il pubblico. Senza la gente che ci viene a vedere noi non esisteremmo. Questo è ciò che ho sempre cercato di insegnare ai miei figli. Avere rispetto degli altri significa anche essere privi di pregiudizi: quando si dice Romania e rumeni purtroppo i pensieri che sovvengono alla mente non sono mai belli, soprattutto per come questo paese è considerato in Italia. Il pregiudizio però limita la vita. Davanti alla sfida di venire qui a cominciare una nuova avventura, non mi sono mai lasciata andare a scontate considerazioni e ho sempre pensato a fare del mio meglio, a trasmettere la mia passione e a mettere il cuore in tutto ciò che potevo fare. Sono stata ampiamente ripagata da questa gente che ogni giorno ci dimostra la sua stima e il suo affetto. L’apertura, di cuore e di mente, ti permette di avere indietro il triplo di ciò che dai, l’importante è imparare a comunicare e ad esternare”. Su questo insiste molto Loredana, soprattutto sulla necessità di comunicare anche con chi è esterno al mondo circense: “E’ vero, in Italia come un po’ anche in altri paesi, il circo di tradizione conosce tempi duri. Eppure scuole di circo che formano acrobati, trapezisti e giocolieri fioriscono ad ogni angolo, quindi il circo mai come ora è alla portata di tutti. Forse è proprio la vita della famiglia circense ad essere poco conosciuta e lasciata in disparte ma per ovviare a questo basterebbe comunicare e portare questa nostra vita davanti a chi ignora il nostro splendido mondo”.
“Sono una nonna felice, ma il circo mi impegna sempre, ad esempio qui a Bucarest mi piace aiutare Sandy con il dinner show, magari con i costumi, e cerco di stare dietro come posso anche a Sonny che si è rivelato molto bravo in tutti gli aspetti amministrativi e organizzativi. Anche se adesso mi fanno fare la vita della vagabonda: i miei figli dicono che io e mio marito dobbiamo rilassarci e ci mandano sempre in giro, siamo stati di recente in Messico, poi ci hanno mandati al festival di Monte Carlo. Insomma, la vita di giro in un modo o nell’altro non ci mancherà mai”.
La prossima stagione il circo Bellucci farà ritorno in Italia per una tournée dove ci saranno tanti altri amici e parenti ad accogliere la famiglia. E la certezza è che, nonostante il momento di difficoltà che questa nostra realtà ci presenta, la forza d’animo di Loredana, la passione per il circo e del circo e la capacità di parlare con il cuore sapranno regalare ancora numerose soddisfazioni.
L’articolo compare sulla rivista Circo marzo 2014.