di Silvia Rizzini
Quello che si è vissuto fino adesso all’Accademia d’Arte Circense di Verona è il secondo anno attraversato dall’emergenza sanitaria. La riorganizzazione degli spazi, delle lezioni e le misure di sicurezza adottate per proseguire gli allenamenti sono all’ordine del giorno. A oggi, la crisi delle riaperture impedisce una precisa programmazione degli spettacoli e il ritorno alla normalità sembra ormai lasciare il posto a una quotidianità fatta di sfide. Ma in Accademia guidati dall’energia ed esperienza del direttore Andrea Togni i sogni non si fermano e a suon di duro lavoro si portano avanti i progetti per il futuro degli allievi. Il primo traguardo raggiunto è per Asia Curci.
La giovane allieva, giunta al termine del suo percorso di formazione e attesa a giugno dal diploma, a dicembre avrà il primo ingaggio all’estero, presso il prestigioso Dinner Show Palazzo in Olanda. L’Accademia è infatti a contatto con realtà internazionali e durante l’ultimo anno del corso tutto cambia molto velocemente, da allievi diventano professionisti dell’arte circense e come accade per la giovane Asia sono inseritI in produzioni di alto livello.
“A 12 anni i miei genitori mi hanno iscritta all’Accademia. La frequento ormai da sei anni e le mie specialità sono il verticalismo e le cinghie aeree. Questa istituzione mi permette di seguire gli studi in una scuola pubblica regionale ma soprattutto di imparare giorno per giorno l’arte circense al fine di diventare una brava artista a livello internazionale”. Parole precise e sorriso deciso, tipici di chi a 18 anni insegue un sogno.
“Non è così facile stare in Accademia, un sacrificio per lo più composto da orari rigidi, compiti, allenamenti e qualche rimbrotto dei coach, ma alla fine ho capito che ne vale la pena e dovessi riscegliere lo rifarei mille volte”.
La vita in Accademia come racconta Asia è tra le più impegnative per un’adolescente: si sta lontano dalla famiglia di origine, ci si deve abituare in fretta alla vita in comunità, lezioni a scuola al mattino e allenamento tutti i pomeriggi. Insomma si cresce in fretta.
“Ora mi sto preparando per partecipare alla prima esperienza internazionale. Sono molto emozionata e entusiasta all’idea di partire. Al momento sono seguita negli allenamenti da Andrea Togni che mi prepara alle cinghie aeree, ci metto un po’ per arrivare alle cose ma alla fine ci arrivo. Mi piace molto stare lassù, il costume poi è fantastico!”, afferma ridendo.
“Lavorare con Andrea è molto impegnativo, pretende sempre il massimo, poi adesso che gli allenamenti sono strutturati secondo delle regole precise a causa della pandemia, non si scherza. Non solo ci si allena ma si impara un vero e proprio stile di vita totalmente diverso da prima, non si va in scena solo con la preparazione ma bisogna anche ricordarsi che tutto quello che gira attorno al numero è cambiato, per la sicurezza di tutti”.
Ma cosa spinge una ragazza a fare una vita tanto diversa dalle sue coetanee? “E’ il mio sogno!”. E aggiunge: “Una sfida, per far ricredere tutte le persone che pensano che non posso farcela”.
“Per esempio nel mio numero di equilibrista, che sto ancora perfezionando, l’attrezzo è una luna capovolta, costruita da Andrea e l’idea è quella di spostare il peso da una parte all’altra per dare la sensazione che lo spicchio di luna si muova assieme ai miei movimenti. Spero di riuscirci!”
Il papà di Asia è di origini circensi, la mamma è arrivata in questo mondo solo da grande. Insieme formano il “Duo Ferrandino”, e sono specializzati in pattinaggio acrobatico e sostenuto aereo. “Sono molto affezionata ai miei genitori, devo a loro la possibilità di essere in Accademia, per altro assieme ai miei fratelli. So che sono molto fieri di me e dei miei fratelli e spero in futuro di ricambiare attraverso il mio lavoro la fiducia che hanno riposto in me”.
La storia di Asia e del suo primo successo internazionale è stata raccontata anche dal quotidiano L’Arena, che le ha dedicato un articolo in quanto simbolo di ripartenza dopo il periodo difficile per tutti gli artisti di circo. Che il viaggio di questa giovane ragazza sia di buon auspicio per l’intera categoria.