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A Rainbow Magicland ambientazioni acquatiche e artisti di “casa Zoppis”

Il parco di Valmontone, alle porte di Roma
“L’imponente cancello d’ingresso è l’inizio di una favola, il portale che separa tutto ciò che è reale dal mondo incantato di Rainbow Magicland. Costeggiando edifici fantastici ci si trova a camminare con il naso all’insù; gli occhi corrono tra cupole e terrazze dove gigantesche creature magiche si sporgono scrutando chiunque percorra la Main Street e puntando dritto verso il cuore del regno: un lago fatato, oltre il quale si stagliano contro il cielo le torri del castello di Alfea”.
Rainbow Magicland è il grande parco tematico che sorge a Roma – Valmontone, qui la magia è l’elemento dominante e si viene da subito catapultati in un mondo di castelli fatati, fra coraggiosi vichinghi, magiche fate, stregoni e avventurieri. Questo colosso dell’entertainment ha già realizzato numeri da capogiro: 600.000 mq di superficie, 35 attrazioni tra cui 2 teatri, un palazzo polifunzionale e numerose location outdoor proponendo un palinsesto di 37 spettacoli giornalieri; 28 punti ristoro e un parcheggio di 5.500 posti auto realizzati con 60.000 mq di coperture fotovoltaiche che generano energia pulita per l’alimentazione del parco, una nota verde che sottolinea la grande attenzione per l’ambiente di Rainbow Magicland.
Omar e Ronni Biasini
La collaborazione tra Alfa Park, società con sede a Brescia capitanata dall’amministratore delegato Giuseppe Taini, e il gruppo Rainbow ha portato alla caratterizzazione di diverse aree che sono ispirate ad alcuni notissimi personaggi dei cartoon. Basta incamminarsi lungo un viale o un sentiero per ritrovarsi trasportati nei mondi delle Winx, di Monster Allergy, Huntik e PopPixie: novità, questa, assoluta nel panorama dei parchi italiani. Per la prima volta infatti, la mascotte, in questo caso Gattobaleno, è affiancata da personaggi già molto amati dal pubblico.
Romina Bobba
Con questi numeri anche le aspettative non possono che essere da meno e l’affluenza prospettata a pieno regime è di 3 milioni di ospiti l’anno. Naturalmente, anima e colore di questo parco è un palinsesto di spettacoli folto e variegato adatto a tutta la famiglia e firmato dal direttore artistico Paolo Lanfredini che solo pochi giorni fa ha debuttato con “Magico Mondo di Oceania” in una grandissima tensostruttura, il Palabaleno: al suo interno lunghe tribune sormontate da americane per luci sospese circondano una pista alta circa un metro e che, l’abbiamo riconosciuta, è proprio quella del Circo Acquatico Zoppis. Questo elemento accende una scintilla di curiosità: come si saranno coordinati il direttore artistico Paolo Lanfredini e Ivan Zoppis, che qui ha portato non solo la sua pista e i suoi giochi d’acqua, ma anche i suoi artisti?
Non appena le luci si spengono l’atmosfera diventa rarefatta e ci si ritrova ancora una volta in questo parco, ad essere sospesi tra sogno e realtà. Gli occhi sono puntati verso il palcoscenico e… sorpresa! Da tutt’altra parte ecco comparire un buffo ed imbranato marinaio alle prese con un libro fatato, sarà proprio lui, inconsapevole protagonista di un goffo destino, ad accompagnarci in un emozionante viaggio nel mondo di Oceania, scortati da branchi di cavallucci marini, meduse e brillanti coralli. L’inizio è subito molto dolce, e, osservando l’acrobata vestita come una conchiglietta rosa che si dondola sul cerchio, si ha già la sensazione, ad ogni sua oscillazione, di sentirsi cullare dai flutti marini. Poi all’improvviso ecco cambiare il ritmo della musica, cambiano gli accenti e subito la pista si alza verso il cielo del Palabaleno. Intanto al di sotto ricade una cascata d’acqua che diventa sempre più alta racchiudendo al centro l’acrobata che volando la attraversa schizzando tutto attorno una miriade di goccioline luccicanti.
L’atmosfera acquista subito tonalità mitiche, con musiche che riescono ad emozionare e a trasportare lo spettatore negli abissi più profondi: qui si nasconde il magico mondo di Oceania, popolato da creature che potrebbero appartenere alle pagine illustrate di una storia fantastica, e, invece, si esibiscono davanti a noi circondati da fontane danzanti e giochi d’acqua. Ad alleggerire la tensione, creando situazioni di estrema comicità, facendo diventare anche noi protagonisti dello spettacolo, un clown, sicuramente il personaggio più fiabesco di tutto lo spettacolo, con due piccole pinne al posto delle orecchie e una conchiglia sulla sommità della testa, indossa un costume creato con oggetti provenienti dal mondo degli umani, un salvagente e una rete da pesca. Tutto ciò come a ricordare che il confine tra sogno e realtà, tra mondo umano e mondo fantastico, è molto sottile e con un po’ di fantasia e di allegria il mondo magico delle favole può appartenere a tutti noi.
Gattobaleno e il corpo di ballo di Magicland (le foto sono di Silvia Ottaviano)
Tra le creature marine che si alternano sulla pista ci sono artisti già molto noti al pubblico e dal forte impatto scenico, se poi a tutto ciò aggiungiamo la suggestione creata dalle musiche che sfiorano accenti a dir poco epici, dalle luci che colorano la scena come la potremmo vedere se diventassimo all’improvviso personaggi di una storia incantata, e da una pista che si alza svelando una piscina nascosta contornata da fontane danzanti e giochi d’acqua, allora ci si trova veramente ad osservare uno spettacolo che cattura non solo gli occhi ma che sa raggiungere il cuore dello spettatore, e magia è fatta!
Silvia Ottaviano